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Storia, Disciplina e Onore: CSKA, viaggio nello Sport dell’Armata Rossa
Il 29 Aprile 1929 nasceva la Polisportiva CSKA, massima espressione dello Sport dell’Unione Sovietica prima e della Federazione Russa poi. La sua storia, le sue regole e la quotidianità ricalcano pienamente il modo di intendere lo Sport del grande Stato Euroasiatico.
Čita, città di circa 340mila abitanti nella Siberia meridionale, in Russia. Capoluogo del territorio della Transbajkalia. Condizioni climatiche estreme con forti variazioni stagionali che oscillano dai -25°C ai -35°C a gennaio e salgono intono ai +30°C, con punte anche oltre i +35°C, a luglio. A circa 3km dal centro cittadino di “piazza Lenin” (площадь Ленина) sorge il centro sportivo del CSKA.
L’esercito dello Sport
Il CSKA, “Club sportivo centrale dell’esercito” (ЦСКА Центральный Спортивный Клуб Армии), è una delle società polisportive più importanti e conosciute della Federazione Russa.
La società è stata creata nel febbraio del 1923, come “Campo sportivo militare sperimentale dimostrativo di Vsevobuch” (OPPV, ОППВ Опытно-показательной военно-спортивной площадке всевобуча) dall’amministrazione centrale di addestramento militare per i lavoratori, presso il Parco Sokolniki di Mosca. Basata sulla “Società amatoriale sciatori” (OLLS, ОЛЛС Общество любителей лыжного спорта) del 1901, la fondazione ufficiale viene fatta risalire al 29 aprile 1923, allorquando la squadra di calcio del club ha giocato la sua prima partita nel campionato della città di Mosca. Nel febbraio 1928 la società è stata inclusa nel “Club sportivo del comando centrale dell’Armata rossa” (CDKA, ЦДКА Спортивный клуб Центрального дома Красной Армии), come dipartimento di cultura fisica e sportiva. Nell’ottobre del 1953 tutti i centri sportivi del CDKA e dell’aviazione del distretto militare di Mosca vengono fatti transitare nel “Club sportivo centrale del Ministero della Difesa” (CSK MO, ЦСК МО Центральный спортивный клуб Министерства обороны). Nell’aprile del 1960 esso viene rinominato in modo definitivo in CSKA. Con la dissoluzione dell’URSS, il club ha assunto lo status di istituzione federale autonoma alle dipendenze del Ministero della Difesa russo, sebbene alcune delle divisioni sportive siano oggi private.
Una storia di successi
Il CSKA è storicamente attivo in numerosi sport. Ben 463 campioni olimpici per l’URSS prima e la Russia dopo, circa 11.000 campioni nei vari campionati sovietici e russi e 2.629 medaglie d’oro nei campionati europei e mondiali sono stati o sono tuttora suoi affiliati. Il club copre attualmente 56 sport, di cui 40 Olimpici, 9 non olimpici e 7 militari. Tra le sezioni della polisportiva più vincenti e note internazionalmente vi sono il PFK CSKA Mosca (calcio; 7 Campionati sovietici, 6 Campionati russi, 1 Coppa UEFA), il PHK CSKA Mosca (hockey su ghiaccio; 32 titoli dell’URSS, 20 Coppe dei Campioni), il PBK CSKA Mosca (basket; 24 Campionati sovietici, 23 Campionati russi, 4 Coppe dei Campioni, 3 Euroleghe) e il VK CSKA Mosca (pallavolo maschile; 25 campionati sovietici, 3 campionati russi, 13 Coppe dei Campioni). Dal 2011, dopo la riorganizzazione dell’esercito, la società ha ulteriormente ampliato la sua capillarità sul territorio. Con sede centrale a Mosca, conta altri 27 distaccamenti presenti in tutta la Russia, da Gelendžik, sul mar Nero, a Viljučinsk, in Kamčatka sull’Oceano Pacifico. Uno di questi centri si trova proprio a Čita. Qui, nel maggio del 1950, la Direzione dello Stato Maggiore dell’esercito ha costituito il “Club sportivo dell’esercito del distretto militare della Transbajkalia”. Quattro anni dopo, nell’ottobre del 1954, è stato inaugurato lo stadio ZabVO (ЗабВО), oggi SibVO (СибВО), dove il CSKA di Čita, ha sede fin da allora.
Il centro sportivo
L’ingresso del centro sportivo è di chiara impronta sovietica, installazione a rappresentare il progresso militare nella strada antistante e colonnato con due statue laterali, un pugile e un discobolo, simboli ideali della forza e della storia della cultura sportiva. All’interno, i diversi percorsi conducono agli edifici principali del complesso. Poco spazio alle decorazioni, si bada alla sostanza. Si percorre la via in onore dei gradi sportivi della regione e si giunge allo stadio SibVO. Esso è destinato principalmente al calcio, ma in inverno viene adibito a pista di pattinaggio e campo di bandy. Attorno, piste di atletica, una postazione per il tiro con l’arco, un campo da calcio di riserva e il campo da tennis. Diversi, poi, gli impianti sportivi indoor: piscina, sala per le arti marziali, palestra e campo di futsal. Sul perimetro del centro sorge un edificio di quattro piani, un tempo caserma, ora sede degli uffici del centro sportivo.
Un luogo a poca distanza dalla foresta siberiana dove lavoro e fatica sono le uniche parole d’ordine, il sudore l’unico ornamento. Poco importa se si è a -35°C o a +40°C, nei centri del CSKA si temprano atleti.
In Russia, dove la competizione sportiva scorre nelle vene del popolo.
Grandissimi. È eccezionale. È l esempio della forza della Unione sovietica. Bei tempi quando la situazione veniva condotta da grandi statisti.