Crita: quando l’artigianato si fonde con il territorio nasce sempre qualcosa di bello

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Si parla tanto di cervelli in fuga e poi, per fortuna, ci sono delle belle realtà. Loro sono Davide, Livio e Matthias tre amici che, nel 2017, hanno deciso di mettersi in gioco iniziando un progetto tutto nuovo. Dalle loro idee e dal loro entusiasmo è nata Crita. Un brand giovanile, dal sapore siciliano, che guarda alla Sicilia e alle sue tradizioni. Un modo per omaggiare la bellissima città di Caltagirone, conosciuta in tutto il mondo proprio per le bellissime maioliche e, al tempo stessa congiungerla a realtà culturali nuove, come l’Austria. E quando l’artigianato incontra la tradizione di un territorio la risposta è sempre vincente.

Due siciliani e un austriaco che, per realizzare la prima collezione, si sono ispirati propri agli elementi emblematici della tradizione calatina: le Teste di moro e i vasi in terracotta. I pezzi Crita vogliono essere proprio quel connubio tra l’arte dei ceramisti calatini, che con le loro mani modellano volumi barocchi carichi di sapore mediterraneo, e una visione più nordica fatta di maggiore semplicità e minimalismo. Ogni singola testa, ogni singolo vaso, viene interamente concepito e realizzato a mano a Caltagirone. Un processo meticoloso, fatto di arte e pazienza. Dietro ogni singolo pezzo c’è tutta la passione di chi ama il proprio mestiere e lo trasmette con la abilità in ogni creazione, rendendo ogni oggetto unico e irripetibile. Una ricerca costante di nuove forme, di colori innovativi e di un concept che vuole trasformare gli oggetti in personaggi dotati di una loro storia. Pezzi colorati, particolari,  teste dal collo lungo quasi fossero usciti da Modigliani, che stanno bene sia su una consolle ottocentesca che su un sideboard degli anni ’50. Un sogno che si pone come obiettivo quello di far conoscere ancora di più le ceramiche di Caltagirone nel mondo puntando, però, sull’unicità delle cose fatte a mano e sul rapporto diretto con le realtà locali. Pezzi che si rifanno al passato senza però restarne eccessivamente sedotti.

METTIAMOCI LA FACCIA è il titolo della prima collezione, un ghigno simpatico che strizza l’occhio alle teste di moro siciliane e che sembra quasi dire che loro la faccia ce l’hanno messa per davvero!

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