Essere primi nella Premier League inglese non è cosa di tutti i giorni. Starsene “lassù”, con il Leicester City Football Club, è ancor più difficile. E vivere questa magnifica condizione, guardando con il naso all’ingiù tutti gli altri, sa tanto di piccolo grande miracolo. Non scomoderemo mai nostro Signore per un pallone, sia chiaro, ma quanto è meravigliosa e bella la fiaba di Mister Ranieri! 32 punti e si sta “lassù”, con nove vittorie all’attivo, cinque pareggi ed una sola sconfitta.
Una squadra di guerrieri che, “lassù”, non soffre mai di vertigini ed un guerriero gentiluomo dal quale, nel calcio d’oggi, in molti dovrebbero prendere esempio. “Lassù” si può stare sopra una nuvola, nei pensieri di qualcuno o a dipingere qualcosa d’importante insieme alla propria vita. Mister Ranieri sta “lassù” con un pizzico d’orgoglio, ricordando a chissà chi – magari con un simpatico sorriso – che parlare inglese è sì importante, ma rispettando sempre i tempi di ogni uomo. Già, perché galantuomo, in questo, il tempo lo è sempre. “Lassù” si è lontani anni luce da Torino e Roma, un pizzico di incomprensibile meschinità, anni fa, la prima e tanto rammarico e nostalgia – oggi – da parte della seconda.
Si sta “lassù” per imparare a memoria una nuova emozione, per capire quanto sia immenso l’universo o semplicemente per cantare la storia d’amore a chi si vuole bene. 32 punti sono molti, moltissimi e forse nemmeno Claudio “il testaccino” avrebbe mai immaginato d’arrivare al 6 dicembre con un fienile così tanto pieno di magici “lassù”. Perché è proprio vero, “lassù” s’incontrano spesso le stelle, s’impara a volare e s’instaura un bel rapporto con i propri sogni. Claudio Ranieri rappresenta ed incarna alla perfezione l’uomo perbene sognatore; egli è la storia del calcio italiano, fin dai tempi di Catanzaro, Catania e Cagliari.
Non solamente oggi che se ne sta superbamente “lassù”, ma da sempre. Le favole esistono da quando esistono i bambini e quella del Leicester di Mister Ranieri è un inno magico che proprio i più piccini fa innamorare. Ed il calcio, oggi, di questa particolare melodia ha soprattutto bisogno.
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Si sta lassù anche perché in Inghilterra esiste il campionato più bello ma con squadre non all’altezza come prima