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Il ciclismo 2.0: tempi duri per gli amanti della bici
Tempi duri per gli amanti della bicicletta, almeno quella intesa in senso tradizionale: l’Italia è un paese di appassionati di ciclismo, cosa che non sempre viene fatta emergere in modo adeguato. Siamo noti per essere calciofili, un popolo di allenatori, e indubbiamente è così: il calcio rappresenta lo sport nazionale, quasi una religione nel nostro paese.
Ma se si va ad analizzare la nostra storia è anche alle due ruote a pedali che si deve guardare: siamo quelli dei duelli tra Fausto Coppi e Gino Bartali, magnificamente descritti da tante raffinate penne dell’epoca (si parla del secondo dopoguerra) e finanche cantati in qualche canzone.
Una rivalità tra le più note del mondo a pedali ma non l’unica: Girardengo e Guerra (il primo cantato in modo impeccabile da De Gregori nella sua ‘Il Bandito e il Campione’ così come Paolo Conte immortalò Bartali, visto dagli occhi di un suo ammiratore, in uno dei suoi molteplici capolavori).
Italiani e ciclismo
In sostanza quello tra italiani e ciclismo è un amore atavico e viscerale, rafforzato anche dalla pratica amatoriale di questo sport: sono circa 2 milioni i ciclisti regolari e 5 milioni coloro i quali seguono con passione lo sport, da semplici tifosi o anche come praticanti amatoriali. Quello dei pedali è il quinto sport più praticato in Italia con una percentuale che si avvicina a quasi il 10% della popolazione ed oltre 70 mila tesserati alla Federazione Ciclistica Italiana (dati 2016). Un mondo vasto ed eterogeneo che comprende al suo interno la bici da corsa, per tornare alle imprese dei vari Coppi, Bartali, Girardengo ecc… ma anche mountain bike. Ed ultimamente, la bici da casa. Di cosa si sta parlando?
Allenarsi con la bici…a casa
Il riferimento è ai rulli per bici, moda degli ultimi tempi dettata da tendenze nuove ma anche da necessità, su tutte quella legata al lock down. I rulli per bici sono dispositivi che nascono per consentire agli appassionati di allenarsi con la bicicletta anche restando in casa, quando vengono a mancare le condizioni per uscire.
I rulli bicicletta possono essere liberi o con fissaggio al telaio: nel primo caso buona parte della riuscita delle operazioni dipenderà dalla bravura del ciclista che dovrà rimanere in equilibrio su di essi pedalando. Viceversa i rulli con fissaggio al telaio consentono di agganciare la ruota posteriore ad un piccolo cavalletto che la va a sollevare da terra. In questo modo si può pedalare restando fermi.
Un mercato florido quello delle biciclette e dei relativi accessori, che da qualche tempo ha visto l’esplosione di questo trend con un numero crescente di italiani che scelgono di allenarsi con la propria bicicletta restando a casa. Una sorta di ciclismo 2.0, che forse poco ha a che vedere con lo spirito iniziale di questo sport che nasce anche per stare a contatto con la natura, ma che è fedele espressione dei tempi complessi e particolari che stiamo vivendo.