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Ciao Nicky, il ragazzo normale che diventò Campione del Mondo

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Ciao Nicky, il ragazzo normale che diventò Campione del Mondo

Il 22 maggio 2017 ci lasciava Nicky Hayden, il campione del Mondo di Motociclismo, scomparso a seguito di un  tragico incidente stradale mentre era in bicicletta. A sei anni di distanza la sua mancanza si fa ancora sentire.

Nicky Hayden ci ha lasciato già da sei anni. Lo ha fatto a 35 anni. In silenzio, probabilmente col sorriso sulle labbra come aveva abituato tutti a vederlo. Kentucky Kid, il ragazzo del Kentucky come veniva soprannominato, ha insegnato al mondo del motociclismo che per vincere non bisogna essere un fenomeno; si può diventare Campione del Mondo anche col lavoro minuzioso e costante, credendoci fino in fondo e non mollando mai.

Nicky, a dir la verità noi italiani un po’ ti abbiamo odiato nel 2006 ma di un odio di quelli belli che ti fanno sentire di aver fatto qualcosa di incredibile e anche per questo rimarrai nei cuori di tutti. Sei stato colui che ha strappato il Mondiale a Valentino Rossi, ma lo hai fatto con tutta la sportività e l’umiltà che il mondo ti ha donato. E quasi quasi, in quel 2006 che portava con sé “Seven Nation Army”, siamo stati felici per la tua grande conquista. “La fortuna è buona con chi è buono” dichiarasti subito dopo Valencia. Una frase magnifica che racchiudeva l’essenza del tuo essere. Avevi la faccia del bravo ragazzo di quelli che è impossibile volere male e quando abbassavi la visiera diventavi un “bastardo dall’animo leale”. Honda e Ducati ti hanno stimato, il paddock del motomondiale ti ha ammirato. Anche derapando via ci hai lasciato un insegnamento: le piste una sbavatura te la concedono, la vita no, non è tanto benevola.

Il motorsport ha perso tanti gladiatori ed ognuno di questi ha impresso a fuoco nella mente degli appassionati un qualcosa che lo caratterizzava. Di Hayden ci resterà il suo “69” sui capeggiava un pizzetto da classico ragazzo americano con stampato un sorriso che significava sincerità. Spiegarsi il perché la vita giri così è difficile, quasi impossibile. Cercare una risposta ad un fato beffardo diventa un tormento che brucia l’animo e lascia senza voce. Su due ruote sei nato, cresciuto, diventato una leggenda e un idolo. Due ruote senza motore ti hanno tolto tutto, ma non l’amore e la gioia che chi ti ha visto in pista proverà ricordando il tuo nome.

Ciao Nicky, buona corsa!

 

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