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Chi è Dan Tan, il Boss del Match Fixing che da Singapore truccava il Calcio mondiale
Continua il nostro viaggio nel torbido mondo del match-fixing. Anche quest’anno i campionati di tutto il mondo sono terreno fertile per biscotti, quote in picchiata e partite combinate. Se i primi due casi non sono illegali e perseguibili per legge, l’ultimo è una vera e propria truffa che altera il regolare svolgimento dei tornei.

Spesso però quando pensiamo al match-fixing pensiamo a un’arte criminosa astratta a cui non riusciamo a dare un volto e soprattutto un nome. Volti e nomi che però esistono e oggi vi racconteremo la loro storia.
Chi è Dan Tan?
A Singapore, dove il gioco d’azzardo “fattura” due miliardi di dollari a settimana, e dove parallelamente impera anche il match-fixing, il deus ex machina, con la faccia un po’ da “bambacione”, si chiama Dan Tan, businessman nato a Singapore e secondo l’Interpol “capo della più grande e più aggressiva organizzazione criminale nell’alterazione degli eventi sportivi”.
Cinquantaquattro anni, titolo di studio quinta elementare, negli anni novanta finì in prigione per aver organizzato corse clandestine di cavalli e per essere stato un bookmaker illegale. Una passione smodata per le scommesse e per gli investimenti in borsa, i suoi amici dicono di lui che non guarda tanto il calcio in tv, forse perché già sa quale sarà il risultato finale.
Il caso Tampere United
Nel 2011 ha provato a comprare la squadra finlandese del Tampere United così da avere il giochino con cui fare tutte le operazioni di match fixing a suo piacimento. L’acquisizione sfumò ed il team venne squalificato a tempo determinato da tutte le competizioni calcistiche. Il ban è terminato nel 2015 dopo quattro anni di sospensione.
Dan Tan e il Calcio scommesse italiano
Nel 2010 nel famoso Cremonese-Paganese dove il portiere dei padroni di casa Paoloni provò a drogare i compagni di squadra per fargli perdere la partita, in quell’occasione i capi dell’organizzazione furono la famosa “banda degli zingari” che però otteneva istruzioni e fondi proprio da Dan Tan direttamente da Singapore. Un avviso di garanzia a suo nome venne rilasciato ma la mancata estradizione con Singapore non ha permesso il suo processo nel nostro territorio.
I tentativi falliti
Nel 2001 perse quasi tre milioni di euro sul match Fenerbahce-Barcellona. Dan Tan aveva scommesso sul numero di goal della sfida inferiori a tre. Quando il Barcellona trovò la rete nei primi minuti, pago delle persone per sabotare l’illuminazione dello stadio, far sospendere la partita e quindi farsi rimborsare la giocata. Gli andò male perché intervenne subito il generatore di emergenza e la partita si svolse regolarmente.
Come opera il Boss delle combine
Giocate ripetute di piccolo importo, circa 100€ l’una, piazzate o sui bookmakers asiatici online o in Cina attraverso degli intermediari. Per muovere e ripulire i soldi viene usato Hawala, un sistema di trasferimento di origine araba che si basa sulla fiducia e sull’utilizzo di piccoli e grandi imprenditori il cui nome è hawaladars ed il motto è: “money transfer without money movement – trasferimento dei soldi senza muovere i soldi”.
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Eehehhehe. Mi avete bloccato il precedente commento.
Bravi.
2001 Fenerbahce-Barcellona 0 – 3.
Se “Dan Tan aveva scommesso sul numero di goal della sfida inferiori a tre”, non ha perso, ha vinto.
Ma documentarsi prima di scrivere fesserie?
Buonasera signor Semplice.
Era un refuso, facevamo riferimento all’under 2.5. Abbiamo aggiornato e La ringraziamo per l’accuratezza con cui legge i nostri contenuti.
Buona Giornata.
La Redazione
Semplice… un cazzo 🙂