Cellulite, quando l’attività sportiva può essere utile

Inizia la lettura
6 mins read

Cellulite, quando l’attività sportiva può essere utile

È uno degli inestetismi maggiormente invisi alle donne di ogni età e di tutte le fasce di peso perché, a differenza di quanto si potrebbe credere, la cellulite non è circoscritta solo a persone in sovrappeso. Pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica, questo il termine tecnico scientifico; per i più profani, pelle a buccia di arancia, locuzione che rende bene l’effetto estetico che si va a generare nelle donne che abbiano la cellulite.
Dal punto di vista concreto la cellulite è un accumulo di grasso sotto la pelle che porta a quel fastidioso effetto; man mano che le cellule adipose aumentano, spingono verso l’alto contro la pelle generando una superficie irregolare con la comparsa di piccole fossette. Molto comune nelle donne, la cellulite è un disturbo innocuo, più che altro antiestetico, che porta alla comparsa di pelle grumosa soprattutto su cosce, fianchi, glutei e addome.

Attività sportiva può essere utile a contrastare la cellulite?

E veniamo ai rimedi partendo da quelle che sono le cause dell’inestetismo: la cellulite può sopraggiungere per genetica o per stili di vita non corretti. Soprattutto alimentazione, abuso di alcol, fumi, vita troppo sedentaria. Ecco perché l’attività sportiva può essere un valido alleato soprattutto in fase di prevenzione, per evitare che il fastidioso effetto faccia la sua comparsa.
Con lo sport è possibile andare a rassodare le fasce muscolari evitando quindi che strati di grasso si depositino sotto la pelle. Il tutto partendo dal fatto che la cellulite non può essere eliminata del tutto, quando compare, soprattutto se in fase avanzata. Di base si tende a circoscrivere la cellulite in 4 diversi stadi:

  1. Cellulite endematosa: stadio iniziale dovuto ad accumulo di liquidi. La pelle d’arancia è visibile solo se la si va a pinzare con le dita o con qualche strumento.
  2. Cellulite fibrosa: seconda fase, prevede un ispessimento del tessuto connettivo ed una perdita di elasticità.
  3. Cellulite sclerotica molle: terza fase nella quale possono palesarsi anche segni evidenti con edema dei tessuti;
  4. Cellulite sclerotica: è l’ultimo stadio della cellulite, il più grave, con la pelle che si presente cadente e la possibile comparsa delle cosiddette vene varicose.

Una sorta di scala all’interno della quale il livello 1 è quello meno grave ed il 4 è quello sostanzialmente irreversibile. Tornando quindi alla partica sportiva, l’esercizio da solo non elimina la cellulite ma può aiutare, insieme ad una dieta equilibrata, all’aumento della circolazione

I trattamenti anti cellulite funzionano?

E veniamo ai trattamenti anti cellulite: sebbene sia impossibile sbarazzarsi completamente dell’inestetismo, ci sono interventi che possono attenuarne gli impatti. Tra questi possono essere ricordati:

  • Radiofrequenza: quando la causa è la ritenzione idrica e si ha la necessità di idratare i tessuti. La radiofrequenza segue il principio della produzione di calore a seguito del passaggio della corrente elettromagnetica nella cute.
  • Ultrasuoni ad alta intensità: utili nel caso di rilassamento cutaneo che genera poi la cellulite, si può intervenire con ultrasuoni di ultima generazione, che dovrebbero contribuire a tonificare la pelle a fronte di un disturbo minimo;
  • Criolipolisi o mesoterapia: quando la cellulite è dovuta soprattutto ad accumulo di grasso negli strati inferiori della cute: la criolipolisi prevede il ricorso al freddo per diminuire il grasso localizzato. Si procede quindi con il congelamento delle cellule. La mesoterapia invece prevede l’eliminazione degli strati sottocutanei di grasso grazie a micro iniezioni localizzate.
  • Trattamento vaser: il trattamento Vaser è una tecnica mini invasiva che consiste nella rimozione di grasso, facendo ricorso ad ultrasuoni, dalle zone del corpo maggiormente esposte. Si va ad eliminare il grasso localizzato dando vita ad un effetto lifting.

Questi i principali trattamenti presenti oggi sul mercato per contrastare la cellulite. È sempre bene sottoporsi ad un controllo mirato da parte di uno specialista per capire qual è la causa della comparsa dell’inestetismo e per decidere quale tipologia di intervento intraprendere.
Può essere utile, per farsi un’idea generica, dare un’occhiata ad una serie di domande e risposte sulla cellulite presenti sul sito della Società Italiana Medicina e Chirurgia Estetica, per informarsi su casi pregressi di altri pazienti che hanno dovuto contrastare l’insorgere della cellulite. Che resta comunque un disturbo trasversale, che riguarda donne di tutte le età (non sono rari i casi di ragazze molto giovani) e di ogni tipologia di corporatura e per il quale, ad oggi, soprattutto con riferimento agli stadi più avanzati, non esiste un rimedio efficace al 100%.

Articoli recenti a cura di