Formula 1: fare gioco di squadra non è peccato

Bottas che, su richiesta radiofonica del box Mercedes, lascia strada a Hamilton nei giri finali del Gran Premio del Bahrain ha riportato d’attualità il tema dei giochi di squadra in Formula-1. Al centro di forti discussioni nel primo decennio degli anni Duemila,

Johann Zarco, il silenzioso fenomeno del Motomondiale

Farsi spazio nel panorama motoristico mondiale, con campioni del calibro di Valentino Rossi, Marc Marquez, Jorge Lorenzo e l’emergente Maverick Vinales, non è per nulla facile; c’è un pilota, però, che mogio mogio e zitto zitto si sta mettendo in mostra a

Mercedes: che cosa nasconde il pugno di Wolff?

“Gli hai fatto male! Adesso ha paura, lo hai ferito!! Hai capito?!? Non è una macchina, è un uomo” diceva l’allenatore a Rocky dopo che aveva fatto sanguinare il pugile russo. Anche per la Mercedes, il successo della Ferrari nel Gran Premio

Franco Morbidelli e la saggezza di saper aspettare

“Non ho mai avuto l’ossessione di vincere, il mio primo obiettivo è sempre stato quello di lavorare”. Si racchiude in questa frase la sapienza vincente di Franco Morbidelli, salito per la prima volta in carriera sul gradino più alto del podio della

Fernando Alonso: quale futuro per il Samurai della F1?

Che ne sarà di lui? Sportivi e addetti ai lavori s’interrogano sul futuro a medio-breve termine di Fernando Alonso, alle prese forse col momento più critico della sua carriera in F1. La nuova McLaren è stata la delusione dei test di Barcellona,