L’operazione della DIGOS denominata “I treni del goal”, che ha portato all’arresto degli alti vertici del Catania calcio tra cui il presidente Antonino Pulvirenti, l’amministratore delegato Pablo Cosentino e il direttore sportivo Daniele Delli Carri, ha fatto scattare le manette anche per altri personaggi che orbitavano intorno al sistema di frode sportiva e truffa architettato con l’obiettivo di pilotare il risultato finale di alcune partite ( nello specifico, sono al vaglio degli inquirenti 5 gare ) in favore del Catania Calcio così da permettere alla squadra etnea la permanenza nel campionato di Serie B italiano. I personaggi in questione sono due dirigenti sportivi Fernando Arbotti e Piero Di Luzio e due agenti di scommesse sportive Fabrizio Milozzi e Giovanni Impellizzeri. Proprio a casa di quest’ultimo, è stato trovato un libro in cui venivano annotate delle somme di denaro che, probabilmente, sarebbero state usate per truccare le partite e pagare i giocatori collusi nelle combine. Inoltre, la polizia avrebbe trovato carte e documenti riconducibili a questa indagine e cento mila euro contanti nascosti nel controsoffitto.
Nel frattempo, si aggiungono, ai giocatori già coinvolti nell’indagine, anche i nomi di Luca Pagliarulo del Trapani e Christian Terlizzi, ex giocatore del Catania e in forza nella formazione siciliana nella stagione calcistica appena trascorsa, in merito alla partita Catania – Trapani conclusasi 4 a 1 per gli etnei e sono in corso di notifica anche altri provvedimenti nei confronti di altri calciatori di Serie B.
La prossima tappa di questa indagine è prevista per il 29 giugno dove il gip di Catania Fabio Di Giacomo ascolterà attraverso interrogatori di garanzia Pulvirenti e gli altri dirigenti del Catania Calcio.