Hanno fatto scalpore le parole del centravanti tedesco Thomas Muller che dopo il match di qualificazione ai Mondiali di Russia 2018 contro il San Marino ha criticato la scelta di inserire nella competizione anche squadre con un blasone senz’altro inferiore rispetto a quello della corazzata tedesca. Muller si è lamentato anche dell’approccio troppo difensivo della rappresentativa della Repubblica più antica del mondo che, a suo dire, avrebbero messo a rischio le caviglie dei calciatori impegnati in campionati importanti. Insomma un po’ come se Golia avesse chiesto a Davide di non tendere troppo la sua fionda, unica arma per contrastate l’imponenza del gigante. Abbiamo chiesto ad Andrea D’Addio, direttore della rivista Berlino Magazine, cosa ne pensa di questa vicenda. Berlino Magazine è una rivista ed un punto di riferimento che raccoglie le voci di giovani italiani che hanno scelto di lasciare il proprio Paese e di trasferirsi in Germania.
Muller ha chiesto di non dover più fare la fatica di giocare contro squadre così palesemente inferiori rispetto alla Germania. Secondo te è un approccio corretto?
Credo che Muller abbia sbagliato. Non si può pensare che un piccolo Stato non debba avere una sua rappresentanza anche in competizioni importanti come i Mondiali. Forse i calciatori tedeschi hanno pensato che, da professionisti, non avevano voglia di fare “lavoro inutile” ma così facendo si tradisce l’idea stessa di gioco, perché non dobbiamo dimenticare che si tratta in ogni caso di sport.
Ma non è possibile che Muller abbia identificato San Marino con l’Italia?
Forse è stata questa la sua chiave di lettura. Probabilmente i tedeschi hanno pensato che l’approccio aggressivo avuto dal San Marino fosse legato al loro sentirsi molto vicini all’Italia.
In ogni caso Muller ha portato acqua al mulino di chi legge spesso una certa boria dei tedeschi specie quando parlano dell’Italia. Voi da italiani all’estero confermate o smentite?
Confermiamo. Diciamo che prima di ogni partita Germania vs Italia si assiste alla classica parata di tedeschi che esternano come se avessero già vinto. Ma questo è un modo di fare molto tedesco, si pensa che dandosi già dei vittoriosi si carichi la squadra, mentre noi italiani siamo molto più scaramantici. Insomma i tedeschi parlano prima e gli italiani parlano dopo, o non parlano affatto in caso di sconfitta.
Un tifoso sammarinese ha scritto una lettera di risposta a Muller che ha fatto il giro del web. Il tifoso, tra le altre cose, faceva anche dei rimandi storici, in particolare ad una certa “prepotenza tedesca”. Credi che possano essere dinamiche ancora attuali?
Credo che non c’entrino nulla. La storia è storia e quel rimando è un colpo basso del quale non c’era bisogno e che può portare a spirali davvero infinite. Poi paradossalmente ricordare eventi passati finisce per sminuire il cuore della questione.
Questa sera c’è Italia vs Germania. Secondo te ci sono italiani che, arrabbiati perché indotti a lasciare casa e trovatisi molto bene in Germania, questa sera tiferanno per i tedeschi?
Forse solo qualcuno ma ti garantisco che gli italiani all’estero diventano molto più patriottici degli italiani in Italia. Anche perché la Germania ci accoglie, dà dignità a tanti lavoratori ma rimane comunque un Paese diverso. Nel momento in cui si gioca contro, proprio perché i tedeschi sono molto logorroici nel pre partita, viene fuori tutto il desiderio di vincere. Insomma questa sera faremo in modo di “vendicare” San Marino.