Una corsa contro il tempo. Le speranze delle società di calcio squalificate in seguito alle inchieste sul calcio scommesse, sono aggrappate ai ricorsi che devono essere presentati entro oggi alla Corte d’Appello. Come riporta il Corriere dello Sport la Corte federale d’Appello si riunirà in camera di consiglio, nei giorni di giovedi 27 e venerdi 29 per poi comunicare la sentenza che è attesa per sabato 29. Quel giorno società come il Catania (coinvolto nell’inchiesta Dirty Soccer), il Teramo (coinvolto nell’inchiesta sulla partita Savona-Teramo) sapranno del loro destino. Se potranno rimanere nella serie cadetta oppure ripartire da dove il Tribunale federale le ha retrocesse. Il Catania, in Lega Pro; il Teramo in serie D.
Entrambe con penalizzazioni a doppia cifra: Catania -12, Teramo -20. Per gli avvocati delle società che hanno voluto ricorrere in Appello, le speranze non sono le stesse. Infatti, se il Catania – la cui situazione, disperata sin dall’inizio (il suo posto è preso dall’Entella) è stata aggravata anche dalle dichiarazioni auto-accusatorie del presidente Pulvirenti – spera in una decurtazione dei punti di penalizzazione, il Teramo spera invece in un ribaltamento della sentenza di primo grado.
In questo, il verdetto della Corte d’Appello è atteso anche ad Ascoli perché, se la sentenza dovesse confermare il verdetto del Tribunale, al posto del Teramo, nella serie cadetta approderanno i bianconeri. La sentenza di primo grado, oltre a punire le società, ha inflitto squalifiche a 34 calciatori e ammende per circa 2 milioni di euro. Il giudizio di primo grado non sembra aver soddisfatto il procuratore federale Palazzi il quale ha annunciato che anche il suo ufficio presenterà ricorso alla Corte d’Appello per chiedere pene ancora più severe.