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Il calcio sul Bosforo: Istanbul, una città, due continenti, cinque squadre

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Il calcio sul Bosforo: Istanbul, una città, due continenti, cinque squadre

Istanbul è la città più famosa ed importante della Turchia anche se non è la capitale del paese. Costruita sulle rive dello stretto del Bosforo, che unisce il Mar Nero al Mare di Marmara, questo centro abitato ha rappresentato un vero e proprio punto nevralgico della storia mondiale.  Trovandosi a cavallo di due importanti continenti: Europa ed Asia, Istanbul, nel corso della storia, è stato il crocevia di scambi tra culture molto diverse tra loro e sede delle corti reali di famigerati imperi. Tra questi possiamo ricordare quello Romano d’Oriente (conosciuto anche con il nome di bizantino) terminato il 29 maggio 1453 a causa dell’invasione ottomana che diede il via ad una nuova dinastia, quella ottomana appunto, che finì il primo novembre 1922 a seguito della sconfitta dei turchi durante il primo conflitto mondiale.

Da sempre Istanbul ha rappresentato un banco di prova per la Turchia in generale. Proprio qui, infatti, sono iniziate le prime manifestazione di dissenso contro il presidente/padrone Erdogan ed il suo partito di governo, l’AKP. A fine giugno 2019, ad esempio, Istanbul ha deciso di scegliere come proprio sindaco non più un rappresentante del partito di governo.

Vincitore della tornata elettorale è stato infatti Ekrem İmamoğlu. Egli era candidato del Partito Popolare repubblicano (CHP): il maggior schieramento di opposizione ad Erdogan nel panorama politico della Turchia attuale.

Il lato internazionale di Istanbul si percepisce in numerosi ambiti cittadini. Tra questi non poteva mancare quello sportivo visto che, proprio qui, ci sono importanti squadre rappresentanti sia del lato europeo che di quello asiatico.

Come è ovvio la rivalità tra questi club è molto accesa e non solamente per quel che riguarda l’ambito propriamente calcistico. In vista della trasferta della AS Roma in questa città, per giocare la partita della quinta giornata del girone J della Europa League 2019/2020, dopo aver fatto un pezzo simile su Londra, vorremmo raccontarvi le divisioni e le rivalità che interessano, da qualche decennio oramai, i team calcistici della stessa Istanbul.

Nella città turca sono presenti, al giorno d’oggi, ben 5 squadre che militano tutti nella massima serie del campionato locale: la Süper Lig. Quattro di queste squadre: Besiktas, Galatasaray, Istanbul Basaksehir e Kasimpasa rappresentano quartieri e distretti che si trovano nella zona europea della città; una sola, il Fenerbahce, è la “portavoce” della parte asiatica ad est dello stretto del Bosforo.

BESIKTAS:

E’ la squadra più antica del campionato turco, fondata nel 1903 ma registrata solo nel gennaio 1910. I suoi giocatori sono conosciuti col soprannome di “Kara Kartallar” (che in italiano può essere tradotto con “aquile nere” per via dello stemma ufficiale del club). Essendo il team più antico del paese il Besiktas, per molti anni, è stato considerato come la vera e propria “squadra del popolo”.  Lo stadio di casa, la “Vodafone Arena”, si trova nel quartiere Beşiktaş di Istanbul che è collocato nella parte europea della città ad ovest dello stretto del Bosforo.

FENERBAHCE:

E’ la sola rappresentante calcistica della parte asiatica dell’ex Costantinopoli. Fondato nel 1907 ha la sua base nel distretto cittadino di Kadıköy che si trova nella parte sud-est del Bosforo. I suoi giocatori sono conosciuti con il soprannome di “Sarı Kanaryalar” (che in italiano si può tradurre con “canarini gialli”). Il team gioca le sue partite casalinghe presso l’impianto Şükrü Saracoğlu.

Anche questa polisportiva si dice che abbia una forte tradizione popolare. Per la sua estrazione sociale e per la differenza di provenienza geografica, ad oggi, il Fenerbahce ha una accesa rivalità con il Galatasaray.

GALATASARAY:

E’ la squadra più titolata della Super Lig turca, con ben 22 scudetti nazionali in bacheca, è la più amata dai turchi, circa il 35% dei concittadini di Erdogan dichiara infatti di tifare per lei.

Il team viene fondato nell’autunno del 1905 da un gruppo di borghesi, sia locali che stranieri, che studiavano presso un prestigioso liceo del distretto europeo di Galatasaray, nucleo storico del centralissimo distretto di Beyoglu.

Per questo motivo, ad oggi, il Galatasaray viene considerato come la squadra dell’elite della città. Un fatto che, oltre alle differenze geografiche, non fa che aumentare la rivalità con il Fenerbahce ma anche con il Besiktas.

I suoi giocatori vengono soprannominati Aslanlar” (che in italiano si può tradurre con “leoni”). La squadra giallorossa gioca le sue partite interne presso la Türk Telekom Arena.

ISTANBUL BASAKSEHIR:

E’ uno dei team calcistici turchi più giovani essendo stato fondato solamente nel 1990. Ha la sua sede nell’omonimo distretto della zona europea di Istanbul.

Viene considerata come la squadra dell’elite politica locale. Per la sua nascita, infatti, fu fondamentale la spinta del Ministero turco per lo sport e la gioventù.

La svolta calcistica avvenne nel 2014 quando il Basaksehir raggiunse, per la prima volta nella storia, la promozione in Super Lig. Molto importante, in questa scalata, fu la figura del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan e del suo partito di governo, l’AKP, che finanziò la nuova società calcistica anche in maniera abbastanza strana usando, secondo le accuse più gravi, ingenti somme di denaro pubblico.

Per tutto questo, il Basaksehir è stato più riconoscente. “Il signor Erdoğan ha vestito la nostra maglia poco prima di essere eletto 12° presidente della Repubblica turca: per quell’occasione scelse il numero 12», spiega Erogut, direttore esecutivo del club, che prosegue spiegando «L’abbiamo messo nella Hall of Fame, nessun altro giocatore potrà vestire quella maglia. Lui è il nostro numero 12. Ok, lui ci piace molto, e penso che lui apprezzi noi. Ma è tutto qui».

Per questa sua vocazione borghese la rivalità più accesa del Basaksehir è sicuramente quella con il Besiktas. Il club gioca le sue partite casalinghe presso lo stadio Başakşehir Fatih Terim.

KASIMPASA:

E’ il club meno conosciuto di Istanbul. Fondato nel 1921, gioca stabilmente nel massimo campionato locale solamente dal 2007. Ha la sua sede nel distretto di Beyoglu, lo stesso del Galatasaray. Gioca le proprie partite casalinghe presso lo stadio Recep Tayyip Erdoğan. Tutte queste forti differenze geografiche e sociali caratterizzavano soprattutto nel passato i vari match giocati tra i team calcistici di Istanbul. Ad oggi, invece, le squadre della città non implicano più un’eredità religiosa, politica, cittadina così marcata come un tempo.

Difatti, si nasce tifosi di una squadra di Istanbul senza motivo, il povero col ricco, l’asiatico con l’europeo, l’ortodosso col musulmano. Ciò che conta è la bandiera: proprio sotto di essa i tifosi si uniscono e si identificano in maniera quasi settaria.

La forte rivalità la si può notare soprattutto durante i numerosi derby cittadini che, molto spesso, sono caratterizzati da forti tensioni tra i tifosi e da spettacolari scontri sugli spalti.

Negli ultimi tempi i tifosi delle tre realtà calcistiche più famose della città: Galatasaray, Fenerbahce e Besiktas, si sono uniti per fare vedere il loro disappunto verso il governo durante le rivolte di piazza Taksim del 2013. Tale unione è stata raccontata molto bene nel documentario “Istanbul United” del regista Farid Eslam.

Tutto questo, però, ha rappresentato un semplice fuoco di paglia. Una volta che le rivolte di piazza sono state represse nel sangue dalle forze governative, i supporter delle varie squadre hanno ripreso ad odiarsi e a cercare lo scontro con i rivali calcistici in ogni occasione li si presentasse davanti.

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