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Calcio e gioco d’azzardo: nuova partnership tra As Roma e Leovegas.News
Un accordo che era nell’aria, anticipato dalla pubblicità comparsa sui cartelloni dello stadio Olimpico in occasione di alcune partite interne dalla Roma. Il logo, nuovo e mai notato in precedenza, è quello di Leovegas.News, società svedese attiva nel mondo dei giochi online e presente sul mercato italiano dal novembre 2017.
Un accordo che dovrebbe fruttare alla società giallorossa gestita dai Friedkin qualcosa in più di 1 milione di euro per 18 mesi: come noto, causa Decreto Dignità, non è consentito promuovere direttamente il gioco d’azzardo o le scommesse. Molti bookmakers del settore si sono adeguati aprendo un ramo di azienda a parte che si occupa di informazione e news.
È il caso anche di Leovegas.news, sito di infotainment per gli appassionati di calcio, che con l’accordo firmato giorni fa ha iniziato la sua partnership con la Roma. La società con il logo del leone ha sede a Stoccolma e pur essendo relativamente giovane nel settore, grazie alle soluzioni innovative adottate, è divenuta in poco tempo una delle realtà più apprezzate come si può vedere da questa recensione Leovegas News casino online.
La partnership calcio / gioco d’azzardo prosegue
E l’aspetto interessante è dato proprio dalla presa di coscienza che la partnership calcio / gioco d’azzardo prosegue malgrado il Decreto Dignità, tanto contestato da diverse parti. Se in Italia, a seguito di quel provvedimento, la sponsorizzazione dei casinò e dei bookmaker è stata proibita alle società di calcio, nei fatti poi non si è assistito ad un totale azzeramento del comparto; come proprio l’accordo tra Roma e Leovegas.news dimostra.
Le dinamiche del mercato e di questo segmento di business si sono adeguate e sono cambiate nella forma, adattandosi alla cornice del contesto. Ecco perché sono proliferati siti di informazione legati ai principali player del settore del gioco, comparatori e similari.
D’altra parte l’accostamento tra sport e gioco d’azzardo resta uno degli accostamenti più naturale e potenzialmente più prolifici, anche in considerazione del fatto che buona parte del gioco d’azzardo italiano può essere racchiuso proprio nel mondo delle scommesse sportive. Fatta la legge trovato l’inganno? Forse, come da consuetudine italiana: certo è che sarebbe il caso di affrontare la questione in modo più elastico e ragionevole, anche in considerazione del fatto che quando è stato pensato il Decreto Dignità, la pandemia ancora non era scoppiata.
Oggi il calcio vive forse la sua crisi economica più grande di sempre (come d’altra parte tutti gli altri settori sociali): scommesse e gioco d’azzardo hanno da sempre rappresentato una voce di entrata importante per le società calcistiche del nostro paese. Si potrebbe forse pensare di allargare un po’ le maglie, all’insegna del noto adagio pecunia non olet?