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Calcio e blockchain: anche le stelle del calcio scelgono le criptovalute
Cresce l’interesse per le criptovalute a livello mondiale. Anche l’Italia si avvia a passo più lento, ma deciso verso l’adozione delle monete virtuali come valido metodo di pagamento alternativo a quello tradizionale. Tra propositività e dubbio, la digitalizzazione finanziaria continua la sua espansione anche nel nostro Paese: dal settore immobiliare a quello della moda, persino quello del calcio, le monete digitali hanno già dato ampia dimostrazione della loro validità effettiva nel mondo reale.
Passione blockchain: le criptovalute fanno gol anche nel calcio
Con l’introduzione delle monete virtuali e dei sistemi blockchain abbiamo assistito a una vera rivoluzione. Esploso all’inizio del decennio scorso, il sistema delle criptovalute è ancora oggi un fenomeno in continua espansione. Le monete virtuali sono entrate nella vita quotidiana di tanti consumatori e investitori, e in numerosissime parti del mondo vengono impegnate non solo a scopi speculativi, ma soprattutto come metodo di pagamento diffuso e talvolta come alternativa alla moneta tradizionale. A confermarlo sono i dati, che mostrano senza equivoci che l’impegno delle monete virtuali è in una costante e vertiginosa crescita; di più, i versamenti in cripto non riguardano solo gente comune, ma anche numerose celebrità.
In ambito calcistico, molti calciatori e squadre di calcio hanno accolto l’uso delle monete virtuali come metodo di pagamento. Il Rimini calcio, ad esempio, ha deciso di permettere agli investitori di comprare le proprie azioni in cripto. Le criptovalute maggiormente condivise nel mercato calcistico sono di gran lunga i BitCoin, cui seguono i Token e i Quantocoin. Anche tra i big del calcio non manca l’impegno delle criptovalute nella sottoscrizione dei contratti. Lionel Messi, uno dei migliori calciatori al mondo, ha sottoscritto con il Paris St Germain un accordo da decine di milioni di euro, di cui una parte verrà pagata in cripto. Luis Suarez, uno dei calciatori più seguiti sui social, ha annunciato la sua collezione di NFT.
L’attitudine degli italiani su blockchain e criptovalute
Se in tutto il mondo l’uso delle criptovalute cresce a dismisura, il nostro Paese non fa di certo eccezione. Se si guarda alla situazione internazionale l’Italia ancora stenta a decollare nell’universo blockchain, ma sono sempre di più gli italiani che versano pagamenti online attraverso monete virtuali. Le più gettonate restano la pionieristica Bitcoin e la sua rivale Ethereum, in perenne competizione per il primo posto nella classifica delle monete digitali. Entrambi i tokens hanno registrato una crescita considerevole: nello specifico, si parla di un aumento rispettivamente del 236% e del 610% nel 2021 rispetto all’anno precedente.
In generale, lo scenario italiano resta molto roseo con riferimento alla propensione della nazione sull’utilizzo delle criptovalute in svariati settori socio-economici del Paese; ma non sono spariti i dubbi e le preoccupazioni nei confronti di un metodo tanto rivoluzionario quanto volatile. In un’inchiesta condotta da Capterra nel 2021 è emerso che più di un italiano su due sostiene che l’uso di queste monete dovrebbe essere regolamentato. Il disagio riguarda soprattutto la volatilità delle monete virtuali, fattore principale del 37% degli italiani, scettici e affezionati ai tradizionali pagamenti tramite monete statali.
D’altra parte, il fatto che quasi un italiano su due si mostri preoccupato per la scomparsa delle monete virtuali suggerisce ancora una volta l’attitudine propositiva della popolazione verso la novità delle criptovalute.