Le parole di Chuck Blazer sono come un fulmine in una giornata già temporalesca. Non bastassero gli arresti dei giorni scorsi, l’interessamento in prima persona di Jerome Valcke e le relative dimissioni del rieletto Blatter, ci ha pensato l’ex numero 2 della Federcalcio statunitense, nonché ex segretario generale della CONCACAF ( Federcalcio Nord e Centro Americana e dei Paesi Caraibici) a buttare benzina su un fuoco che sicuramente farà fatica a spegnersi. Blazer, collaboratore dell’FBI dal 2013, ammette che gli alti organi della FIFA hanno preso tangenti dal 1992 per i Mondiali in Francia del 1998 e conferma quanto emerso nei giorni precedenti in merito alle “bustarelle” per l’assegnazione della manifestazione iridata del 2010 in Sudafrica a partire dal 2003.
Nel frattempo, l’FBI alza il tiro e punta la lente di ingrandimento sulla regolarità della selezione dei Paesi ospitanti i Mondiali del 2018 e del 2022, Russia e Qatar.
Alle indagini americane, si va ad aggiungere l’emissione di “red notices”, mandati di arresto ed estradizione, da parte dell’Interpol per 6 personaggi che orbitano nell’universo calcistico, con l’accusa di “criminalità organizzata e corruzione”. In questo gruppo, il posto d’onore è riservato a due ex top manager della FIFA : Jack Warner, ex vice Presidente della Federazione ed ex Presidente della CONCACAF, e il paraguaiano Nicolas Leoz, ex membro del Comitato esecutivo della FIFA.
Cosa ci aspetta il futuro, solo Dio lo sa. Anzi, solo Blazer lo sa.