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Barcellona – Liverpool, il confronto economico tra i due giganti della Champions League

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Barcellona – Liverpool, il confronto economico tra i due giganti della Champions League

Al Camp Nou va in scena il primo atto della semifinale più attesa, una sfida calcistica ma anche economica tra due ricche realtà che hanno scritto pagine di storia indelebili nel calcio mondiale. 

Un totale di 10 Champions League nelle due bacheche, un valore complessivo altissimo delle due rose e due fatturati che si piazzano nella top ten mondiale dei club più ricchi al mondo. La semifinale di oggi, mercoledì 1 maggio, tra due squadre che hanno eliminato abbastanza agevolmente Porto e Manchester United, si pervade di un alone misto a fascino e storia che attirerà l’interesse mondiale degli appassionati di calcio. Per il Barcellona si tratta di un prevedibile ritorno nella semifinale della competizione continentale più importante, a quattro anni di distanza dal trionfo del 2015 ai danni della Juventus in finale e dopo tre edizioni in cui il percorso dei blaugrana si è fermato ai quarti di finale. Il Liverpool, invece, potrà ritentare l’assalto alla coppa dalle grandi orecchie un anno dopo la finale persa contro il Real Madrid nella scorsa stagione. I Reds non alzano al cielo il trofeo dal 25 maggio 2005, quando si resero protagonisti di una delle più grandi imprese della storia, rimontando al Milan il parziale di 0-3 nella ripresa prima di trionfare ai rigori. Curiosità: il Barcellona ha vinto le ultime due partite ad Anfield, ma il Liverpool è da sempre imbattuto al Camp Nou dove ha registrato due vittorie e due pareggi nei quattro precedenti in Spagna.

Il confronto tra le due proprietà

Josep Maria Bartomeu è l’attuale presidente (che viene eletto dal 1978 tramite suffragio universale) del Futbol Club Barcelona, società gestita direttamente dai soci in una forma di azionariato popolare. “Mes que un club” è il motto del Barcellona, società che rappresenta uno dei simboli della cultura catalana e un punto di riferimento per le rivendicazioni autonomistiche della regione, da sempre in opposizione al centralismo castigliano rappresentato dal Real Madrid. Il Barcellona gioca al Camp Nou, lo stadio più capiente d’Europa con una capacità di 99.314 spettatori, un impianto attualmente in fase di ristrutturazione per la quale è previsto un esborso di circa 600 milioni di euro, di cui la metà coperti da Rakuten. Il main sponsor potrebbe dare il nome allo stadio ristrutturato quando saranno ultimati i lavori; dopo la comparsa dello sponsor Qatar Airways sulle maglie sarebbe un altro cambiamento epocale per il club catalano, un tempo poco avvezzo a “sporcare” i propri simboli. Un significativo introito arriva anche dal merchandising: il Barcellona vende ogni anno circa un milione e mezzo di magliette ufficiali griffate Nike. Il marchio statunitense, inoltre, verserà nella casse del club 155 milioni di euro annui fino al 2028. .


 

Tom Werner è al vertice del Liverpool Footbal Club, club che può vantare il più grosso seguito di tifosi in Inghilterra. The Liverpool Football and Athletic Grounds Limited è una società controllata da UKSV Holdings Company Limited, a sua volta controllata da UKSV I LLC con sede nello Stato del Delaware (Usa). Quest’ultima fa capo a Fenway Sports Group, una società americana il cui raggio di azione si allarga fino alla squadra di baseball dei Red Sox di Boston. Il principale azionista di Fenway Sports Group è l’uomo d’affari americano John W. Henry. Nessun altro investitore possiede partecipazioni superiori al 10%. Anfield Road è l’iconica tana dei Reds dove rimbomba da decenni a decibel altissimi “We’ll never walk alone”. E’ un impianto recentemente ampliato (54 mila spettatori di capienza) con un progetto da 100 milioni di sterline. Il club inglese si difende benissimo anche nella voce merchandising con circa 1 milione di magliette vendute e griffate New Balance.

Barcellona e Liverpool, rose a confronto

Oltre un miliardo di euro contro circa 900 milioni. E’ il calcolo totale del valore delle due rose elaborato da Transfermarkt per quello che si presenta come un raffronto tra due colossi economici del calcio. Il Barcellona, oltre a uno dei giocatori più forti di sempre che porta il nome di Lionel Messi, può contare anche su Luis Suarez e Philippe Coutinho, due calciatori prelevati proprio dal Liverpool in passato. Piqué domina ancora la difesa blaugrana, mentre due fuoriclasse come Rakitic e Busquets danno forma e sostanza alla mediana della squadra allenata da Valverde che può permettersi il lusso di tenere spesso in panchina Dembèlè. Il Barcellona è un club che non vuole badare a spese e per la prossima stagione si è già assicurato per 75 milioni di euro (+11 variabili) le prestazioni di un gioiellino dell’Ajax, il 21enne Frenkie de Jong, già denominato “il nuovo artista” per la visione di gioco e per il tocco sopraffino del pallone.

Dall’altra parte il Liverpool di Jurgen Klopp è una squadra che punta molto sulla velocità e sul pressing grazie a interpreti abilissimi nell’accelerare improvvisamente con la palla al piede. Sadio Mané, in orbita Real Madrid secondo insistenti voci di mercato, e Mohamed Salah sono le due frecce imprendibili dell’attacco dei Reds, un reparto completato dalla tecnica di Roberto Firmino. Il club inglese è sempre attivo sul mercato e dopo i “botti” della scorsa stagione con l’acquisto record di Alisson (con 62,5 milioni di euro è il secondo portiere più pagato della storia) e di Naby Keita dal Lipsia, è pronto a sferrare il colpo decisivo per Memphis Depay del Lione, a maggior ragione nel caso in cui Mané dovesse lasciare i Reds.

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