Iniziano con qualcosa di altamente simbolico i Giochi Paralimpici di Rio de Janeiro: Marcia Malsar, una delle ultime tedofore, in diretta dallo stadio Maracanà, mentre cammina sorretta dalla sua stampella, cade. Tutto il pubblico applaude, si mette in piedi. I due tecnici
Meraviglioso, qualcosa di meraviglioso è accaduto sulla pista d’atletica di Rio de Janeiro. Durante le batterie dei 5000 metri femminili, sul finire della gara la neozelandese Nikki Hamblin e l’americana Abbey D’Agostino cadono in seguito ad un’improvvisa frenata del gruppo. Si rialzano
“Esponete alle vostre finestre un abito, un lenzuolo, una bandiera, una qualsiasi cosa di colore rosso. Simboleggia il sangue versato dalle donne uccise dai loro uomini, o ex uomini, o corteggiatori rifiutati”. All’indomani dell’ennesimo femminicidio comincia a girare questo appello su Facebook,
Linda sale sulla pedana e cammina veloce, con grinta dal primo passo e emana calore con quel costume variopinto che porta, con quel volto che sorride e che nasconde l’ansia provocata dallo stare con l’acqua a pochissimi passi, al pensiero che in
Nell’ultimo periodo nel mondo del surf riecheggia un nome: Leonardo Fioravanti. Un’impresa eroica la sua che a soltanto diciotto anni ha battuto il re del surf Kelly Slater, undici volte campione del mondo, portando avanti una gara perfetta per strategia e tecnica.
Il progetto di Susanna de Angelis, madre di Giorgio Minisini doppio bronzo a Kazan 2015, che chiede alle sue atlete “massimo impegno nello studio e nello sport”. Studiare e fare sport in uno stesso luogo: in Italia è quasi possibile. Parliamo del
Caterina Stenta, classe 1987, triestina. A sedici anni prova il windsurf e subito se ne innamora. Laureata in ingegneria dei materiali tra l’università di Trieste e quella di Lisbona, oggi divide la sua vita tra l’attività di ricercatrice e gli allenamenti. Nel
Lo sport sa regalarci spesso delle emozioni che non vengono da una vittoria sul campo, da un record finalmente battuto, da un goal all’ultimo secondo. Oggi c’è una storia che commuove, di rinuncia e sacrificio. La protagonista è Joana Bolling, ventidue anni,
Niccolò Porcella conquista un posto tra i grandi del surf mondiale. Classe 1987 è nato a Cagliari, da padre sardo e madre americana. Ha vissuto in Sardegna fino all’adolescenza per poi trasferirsi alle Hawaii dove, con il fratello Francisco, è diventato professionista