“Ci sono cose che ci lasciano un segno evidente. Persone che incontri per caso e poi restano per sempre”, cantava Pino Daniele in ‘Non si torna indietro’ (assieme a Lucy Jules). Nel volume ‘La bibbia della fede laziale’ Elmar Bergonzini lo ha
Il 2022 coincide con il centenario dalla nascita di Maestrelli. Avrebbe dovuto partecipare alla trasferta di Lisbona con il Grande Torino, ma per un errore della segreteria romanista -da calciatore vestì anche la casacca giallorossa- non fece in tempo ad ottenere i
Alfredo Martini, il “Grande Vecchio” della bicicletta Nel 1982 Italia campione del mondo nel calcio e nel ciclismo. Otto anni dopo terza in entrambi gli sport. Come Enzo Bearzot e Azeglio Vicini, Alfredo Martini è stato un papà per i suoi ragazzi.
Roberto Rosato, “Faccia d’angelo” rossonera Piemontese, nato il 18 agosto 1943. Campione d’Italia, d’Europa e del mondo con il Milan. Ma non è Gianni Rivera. O meglio, non solo. Roberto Rosato è nato nello stesso giorno, mese e anno del ‘Golden Boy’.
Ottavio Bianchi, l’allenatore “sopra il vulcano” Un bergamasco nato per caso a Brescia e l’allenatore del primo storico scudetto del Napoli. Sono queste le peculiarità che accompagneranno Ottavio Bianchi fino alla fine dei suoi giorni. Ma del ‘Ciuccio’ è stato anche calciatore
Bruno Pesaola, il Petisso Un argentino amatissimo in riva al Golfo ed entrato nella storia di ‘Citta nuova’. Non solo Diego Armando Maradona. Nato a Buenos Aires da emigrati italiani, Bruno Pesaola venne acquistato dal club partenopeo nel 1952 -arrivava dal Novara-
Roberto Pruzzo, semplicemente Bomber Il primo gol nel massimo campionato lo aveva siglato con la maglia del Genoa contro la Roma, esattamente sei giorni dopo la nascita di Francesco Totti. E con la casacca della Lupa realizzò poi al Grifone, nella ‘Superba’,
Pietro Vierchowod, lo Zar che ha vinto tutto Era l’unico giocatore di quella ‘Sampdoro’ ad aver già conquistato lo scudetto. Srecko Katanek e Alexej Mikhailitchenko avevano vinto nei loro Paesi, ma non erano a Bogliasco da diversi anni come i ‘Gemelli del
Antonio Vojak, l’uomo dei record del Napoli Il 9 maggio 1975 ci salutava una vera e propria leggenda del calcio partenopeo, Antonio Vojak. Fatevi raccontare dai vostri nonni di quel Napoli allenato da Vinicio che nella stagione 1974-’75 sfiorò lo scudetto con
Felice Pulici, il portiere della Lazio “calcio e pistole” “Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori”, cantava Faber. Nel campionato di Serie B 1971-’72 il Novara subì quarantacinque reti: solo il Modena ultimo della classe fece peggio. Il portiere