Arcidosso, il borgo del Tempio buddista e del Cristo dell’Amiata

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A soli 7 chilometri da Santa Fiora un grazioso borgo medievale prende il nome di Arcidosso. L’area appartenente al comune omonimo è piuttosto vasta e si estende dalla parte alta del monte Amiata fino alle vallate che gradualmente scendono verso la Maremma. Faggi e castagni caratterizzano il paesaggio che avvolge un centro urbano circondato da mura medievali e ricco di chiese e monumenti. L’impronta degli Aldobrandeschi è ben visibile anche in questo paesino di poco più di quattromila anime, dominato dal castello fatto costruire dalla nobile famiglia intorno all’anno 860, un luogo che spesso ospita mostre e allestimenti. Nella stessa piazza c’è il Teatro degli Unanimi, il più antico della provincia di Grosseto.  Arcidosso è un continuo viaggio nel passato che prende forma con i numerosi palazzi storici, come il duecentesco Palazzo Pretorio, il trecentesco Palazzo Ferrini Amati e il seicentesco Palazzo Giovanni Banchini. Meritano una visita anche la Chiesa di San Niccolò, la più antica di Arcidosso (XII secolo), la Chiesa di Sant’Andrea, situata presso Porta Talassese, la Chiesa di San Clemente, che si trova nel centro storico di Montelaterone e la Chiesa di San Giovanni Battista, situata nella frazione di Stribugliano.

Il piccolo comune della Maremma è anche il centro spirituale di due tendenze religiose e filosofiche diverse tra loro. Alle pendici del Monte Labbro si estende un tempio tibetano situato nel territorio comunale di Arcidosso e denominato Merigar West (Merigar in tibetano significa residenza della montagna di fuoco, simbolicamente dimora dell’energia). Il centro tibetano è stato fondato nel 1981 dal Rinpoche Chogyal Namkai Norbu e nel 1990, alla presenza del Dalai Lama, ha visto l’inaugurazione del Gompa (il Tempio della Grande Contemplazione).

Ma questa zona è rinomata anche per essere stata in passato il centro di un singolare e imprevisto movimento cattolico. E’ ad Arcidosso che il 6 novembre del 1834 nasce Davide Lazzaretti, barrocciaio ma soprattutto predicatore e fondatore del Movimento Giurisdavidico. Nel 1868 profonde crisi mistiche sconvolgono il Lazzaretti che si fa portavoce di una missione divina, di un nuovo corso per la Chiesa cattolica. Si proclama Re dei Re e dal suo eremo sull’isola di Montecristo, dove si ritira più volte, ritorna ad Arcidosso con una bandiera rossa sulla quale compare la scritta La Repubblica è il Regno di Dio.

L’atteggiamento repressivo della Chiesa aumenta di pari passo con il successo del proselitismo di Lazzaretti e la punizione mortale arriva il 18 agosto del 1848, quando alcuni proiettili sparati da un carabiniere durante una processione iniziata sul Monte Labaro lo rendono agonizzante fino a condurlo alla morte. Il suo cadavere viene sepolto, nella vicina Santa Fiora (prima di essere esaminato dall’antropologo criminale Cesare Lombroso che lo porta a Torino), l’unico comune che accetta le sue spoglie, mentre la Torre Giurisdavidica, il centro spirituale scelto dal Lazzaretti, si trova tuttora sul Monte Labbro e dopo alcune ristrutturazioni risulta ancora integra.

Gli eventi in programma ad Arcidosso

 Per gli amanti della musica l’Amiata Folk Festival organizzato nel mese di luglio dall’Associazione Pro Loco di Arcidosso è un appuntamento fisso come il Clazz International Festival. Ad agosto sono in programma i festeggiamenti in onore della Madonna del Pieve in località Montelaterone. Nello stesso mese, in località Le Macchie, è in programma la tredicesima edizione della Sagra della Patata Macchiaiola. Per gli amanti della letteratura, sempre ad agosto, si tiene ad Arcidosso il Festival del racconto di strada. Ad ottobre è in programma la trentaduesima edizione de “La Castagna in festa”, mentre a novembre per i golosi si terrà il Festival del Cioccolato. Per la lista di tutti gli eventi dell’anno è consigliabile consultare il sito del Comune di Arcidosso.

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