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Arbroath – Bon Accord: quando il portiere prese l’ombrello

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Arbroath – Bon Accord: quando il portiere prese l’ombrello

Per trovare il maggior scarto di reti mai fatto registrare in una partita di calcio professionistico bisogna andare molto indietro nel tempo fino al 12 settembre 1885, quando l’edizione della Coppa di Scozia di quella stagione prende il via con le partite del primo turno. Sul campo della cittadina di Arbroath, nel nord del paese, affacciata sul mare e in forte espansione per via delle molte fabbriche lì aperte dall’inizio della rivoluzione industriale in poi, e del grande porto costruito nel 1839 che a partire dai primi del Novecento ne avrebbe fatto uno dei maggiori centri della pesca in Scozia, si affrontano la squadra locale e il Bon Accord.

L’Arbroath calca i campi di calcio scozzesi da sette anni, mentre gli ospiti sono alla loro prima stagione, a quei tempi si poteva partecipare alla Coppa anche senza nessun risultato alle spalle. Il nome “Bon Accord” era stato scelto in omaggio alla parola d’ordine che aveva dato il via all’assalto al Castello di Aberdeen, città dove aveva sede il club, durante le Guerre di Indipendenza Scozzesi.

La partita vedeva i padroni di casa ovvi favoriti, ma nessuno si aspettava quello che stava per succedere, sotto una fastidiosa ma abituale pioggia l’Arbroath iniziò a segnare reti a valanga, chiudendo il primo tempo in vantaggio per 15-0. Nella ripresa i giocatori soprannominati “The Red Lichties” dal nome delle lanterne rosse utilizzate dalla barche che pescavano nel Mare del Nord e che facevano  base nel porto della cittadina, non si fermarono, e chiusero la partita con un incredibile 36-0. Da alcune cronache dell’epoca, segnatamente dallo Scottish Athletic Journal, risulta che la palla fosse entrata in porta almeno altre cinque volte, ma che le marcature non vennero registrate, e che tra il pubblico diversi spettatori si appuntassero il punteggio con carta e penna. Lo stesso arbitro dell’incontro, Dave Stormont, dichiarò che se avesse tenuto un metro di direzione più rigido nei confronti del Bon Accord la partita avrebbe potuto finire anche 43-0. Jim Milne Senior, il portiere dell’Arbroath quel giorno non toccò letteralmente palla, anzi sembra si sia fatto addirittura prestare da un conoscente presente in tribuna un ombrello per ripararsi dalla pioggia mentre osservava i suoi compagni sommergere di reti gli avversari. Nelle fasi successive di quella Coppa di Scozia l’Arbroath superò altri due turni prima di cedere al quarto per 5-3 contro l’Hibernian.

Per lungo tempo circolò la voce che il Bon Accord non fosse in realtà una squadra di calcio, ma di Cricket, l’Orion Cricket Club, che per un errore avesse ricevuto dalla Federazione Scozzese l’invito a partecipare alla Coppa di calcio in luogo della quasi omonima squadra dell’Orion FC e che per spirito sportivo avesse accettato l’invito presentandosi in campo ad Arbroath, è accertato però che l’Orion Cricket Club fu fondato solo alla fine del 1885: qualche mese dopo che la partita del record era stata disputata.

Incredibilmente nello stesso giorno a trenta chilometri da Arbroath, in quel di Dundee, si affrontarono per il primo turno di Coppa di Scozia anche il Dundee Harp e l’Aberdeen Rovers. Finì 35-0 per i primi, brutta giornata quel 12 settembre per le squadre di Aberdeen,e anche qui pare che siano sfuggiti al referto ufficiale due gol. Il record del maggior scarto registrato in un incontro di calcio professionistico andò così alla partita di Arbroath, fu riconosciuto dalla società del Guinnes dei Primati e resiste ancor oggi anche se più volte è sembrato cadere, nel dicembre 2000 in Romania il Carpati Mirsa batté l’Avintul Dirlos 41-0, ma in una categoria dilettantistica, mentre nel maggio di quest’anno il Pelileo Sporting Club ha superato 44-1 l’Indi Nativo in una gara di terza Divisione ecuadoregna, anche in questo caso però gli ispettori del Guinnes non hanno ritenuto sufficiente il livello del campionato per cambiare di proprietà al record.

Il 31 ottobre del 2002 l’AS Adema aveva invece sconfitto 149-0 i rivali dell’Emyrne in una gara del campionato del Madagascar, ma in quel caso si era trattato di una partita irregolare in quanto l’Emyrne aveva volutamente perso l’incontro segnando autoreti a ogni messa in gioco del pallone per protestare contro alcune decisioni arbitrali contrarie subite nelle precedenti partite della fase finale per lo scudetto del campionato nazionale malgascio.

 

Francesco Beltrami nasce 55 anni fa a Laveno sulle sponde del Lago Maggiore per trasferirsi nel 2007 a Gozzano su quelle del Cusio. Giornalista, senza tessera perché allergico a ogni schema e inquadramento, festeggerà nel 2020 i trent'anni dal suo primo articolo. Oltre a raccontare lo sport è stato anche atleta, scarsissimo, in diverse discipline e dirigente in molte società. È anche, forse sopratutto, uno storico dello sport, autore di diversi libri che autoproduce completamente. Ha intenzione di fondare un premio giornalistico per autoassegnarselo visto che vuol vincerne uno e nessuno glielo da.

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