Qualche mese fa Mimmo Carratelli ha scritto sul Guerin Sportivo che il Napoli era sulle tracce di Anguissa già sei anni fa ma che allora la quotazione dell’ex Marsiglia, Villarreal e Fulham era alta. Anche Boniek doveva andare alla Roma con qualche anno d’anticipo, come Anastasi all’Inter.
Fatevi raccontare dai vostri nonni la storia di Amarildo Tavares de Silveira, che nel 1967 venne acquistato dalla Fiorentina con cinque anni di ritardo. La società viola voleva portarlo in riva all’Arno dopo il Mondiale ’62 che aveva visto il giocatore carioca protagonista al posto dell’infortunato Pelé.
Per un anno il Botafogo respinse ogni richiesta, ma dodici mesi dopo accetto l’offerta del Milan. ‘O Garoto’ in rossonero vinse ‘solo’ una Coppa Italia, sfiorando lo scudetto alla seconda stagione poi vinto in rimonta dalla Grande Inter. Nel ’67 Kurt Hamrin andava a Milanello e il presidente gigliato Baglini chiese di inserire il brasiliano nello scambio più un assegno da cento milioni. La prima stagione di Amarildo a Campo di Marte era stata anche sfortunata e nell’estate di cinquantaquattro anni fa non voleva rientrare dal proprio Paese se non dopo un aumento di stipendio: fu grande protagonista del secondo scudetto viola…
Lasciò l’Italia nel 1972 da giocatore della Roma. In Serie A 202 gare e 59 reti, ma anche… dieci cartellini rossi! Assieme a Sivori risulta il non difensore più espulso del nostro campionato.
In una classifica dei 100 gigliati sempre stilata da Rossano Donnini nel 2014 sul Guerin Sportivo è stato inserito al 27° posto. Della Fiorentina è stato anche viceallenatore del connazionale Sebastiao Lazaroni.
