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Alla scoperta del Calcio danese e del calcio moldavo: due mondi, una passione

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Alla scoperta del Calcio danese e del calcio moldavo: due mondi, una passione

Il movimento calcistico moldavo e quello danese sono sicuramente due realtà molto distanti fra loro. Eppure c’è un appassionato italiano, Simone, che gestisce due blog dedicati alle realtà di questi due paesi. Andiamo a conoscerlo in un nuovo articolo della serie dedicata ai fans del calcio estero in Italia.

Facci una tua breve presentazione.

Mi  chiamo Simone, ahimè quasi 40enne. Vivo e lavoro nel Nord della Lombardia, giusto al confine con la Svizzera, fattore questo importantissimo per la mia formazione culturale e calcistica. Grazie infatti alla vicinanza geografica, ho potuto muovere i primi passi nel mondo del giornalismo, lavorando per alcuni siti che seguono il campionato svizzero di Super League, decidendo poi in seguito di aprire i miei blog e le relative pagine Facebook..

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Come ti sei appassionato al calcio danese e a quello moldavo, due realtà peraltro lontane e diverse fra loro?

Calcio danese e calcio moldavo sono appunto due realtà molto diverse: per quanto riguarda il primo, oltre alla passione per la Danimarca, nazione in cui sono stato più volte, ho cercato di coprire un “vuoto” presente nelle pagine italiane che trattano di calcio internazionale, visto che nessuno parlava di calcio danese. La pagina ha ottenuto in breve tempo un seguito di appassionati che non mi aspettavo (circa 1200 likes su facebook), rendendo davvero appagante quello che faccio. Calcio moldavo ha ovviamente un seguito molto più limitato, ho deciso di parlarne visto che è il paese in cui è nata la mia compagna, quindi posso “sfruttarla” per tradurre dal romeno e dal russo.

Parlaci un po’ dei campionati da Danimarca e Moldavia.

Il campionato danese si caratterizza soprattutto per una grande presenza di giocatori giovani, che sfruttano la Superliga per trasferirsi poi all’estero. Il livello medio è discreto, anche se l’unica squadra realmente competitiva a livello europeo è il FC Copenaghen. La formula del campionato è abbastanza complessa: dopo una prima fase di andata-ritorno, le prime 6 in classifica si giocano titolo e posti europei con un’ulteriore doppio confronto. Le ultime 8 squadre, invece, vengono divise in 2 gruppi, con le prime che andranno a spareggiare per un altro posto in Europa, e le ultime a lottare per non retrocedere. Una formula sì complicata ma che ha comunque portato un beneficio in termini di pubblico, dando interesse a molti incontri che altrimenti sarebbero stati praticamente privi di significato.

Il campionato moldavo, la “Divizia Nationala”, è più semplice: le sole 8 squadre presenti si sfidano 4 volte tra loro, per un totale di 28 incontri, tra aprile e novembre, per ovvie ragioni climatiche. La squadra più conosciuta è senza dubbio lo Sheriff di Tiraspol, che è già a quota 17 titoli in 21 anni di storia: la squadra ha alle spalle la compagnia petrolifera Sheriff, e da qui si spiega lo strapotere economico e strutturale rispetto a tutte le altre squadre, alcune delle quali giocano su campi che in Italia non si vedrebbero nemmeno in terza categoria. Vorrei comunque elogiare società, tecnici e atleti che investono tempo e soldi per coltivare la loro passione in una nazione tra le più povere in Europa.

Come si comportano in campo internazionale le relative nazionali?

La Nazionale danese viene da un Mondiale in cui ha raggiunto il proprio obbiettivo, ovvero qualificarsi agli ottavi di finale. Il gruppo è ricchissimo di talento, e ai prossimi europei, nel 2020, ci si aspetta molto da questa squadra. Alle spalle della Nazionale maggiore, troviamo una Under21 con molti elementi di buona/ottima tecnica, che potremo vedere all’opera nel campionato europeo del prossimo anno proprio in Italia: insomma, il futuro calcistico della Danimarca è al sicuro per un bel po’.

Per quanto riguarda la Moldavia, il girone di Nations League, chiuso con 9 punti all’attivo, è stato discreto e nulla più: gli elementi migliori giocano, ovviamente, all’estero, e anche se parliamo di onesti giocatori  (Ionita, Epureanu, Koşelev) manca un talento che possa trascinare il gruppo. E anche quando il talento sboccia, come nel caso di Postolachi, esterno del PSG, la Moldavia non ha fortuna: il ragazzo ha infatti deciso di acquisire la cittadinanza romena, rifiutando quindi la Nazionale moldava. Oltre al danno, la beffa, verrebbe da dire.

Hai avuto occasione di vedere partite in quei paesi?

 Ho visto alcuni match, anche di serie inferiori e giovanili, durante i miei viaggi in Danimarca: l’atmosfera è naturalmente più rilassata rispetto ai nostri stadi, anche se il Derby di Copenaghen tra il FC Copenaghen e il Brøndby è sempre carico di aspettative e tensione. In Moldavia non ho ancora assistito ad un match, ma penso di rimediare con l’inizio della prossima stagione.

Ci sono altri appassionati di calcio danese o moldavo in Italia?

Se per quanto riguarda il calcio moldavo non si può parlare di veri e propri appassionati, discorso diverso riguarda il calcio danese: molte persone mi scrivono parlandomi del loro tifo per l’una o l’altra squadra, o alla ricerca di aneddoti e curiosità sulla Nazionale: insomma, c’è davvero molto interesse, che purtroppo fatico a soddisfare, in quanto mi ritrovo a gestire il tutto da solo. Ne approfitto per lanciare un “appello”, a chiunque abbia voglia e tempo per darmi una mano, contattatemi pure! Intanto un grazie e un saluto ai lettori e alla redazione di Iogiocopulito, per l’opportunità di questa intervista: grazie, e buon lavoro!

Un grazie anche da parte nostra a Simone per averci fatto meglio conoscere altri due movimenti calcistici che mancavano nella nostra galleria.

 

 

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