Alessandro Mario: «Mia madre è salva e il cardiochirurgo che l’ha operata è ormai un mio grande amico»

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Alessandro Mario: «Mia madre è salva e il cardiochirurgo che l’ha operata è ormai un mio grande amico»

Bello, anzi bellissimo. Siciliano, occhi color ghiaccio, capace di catturare il cuore delle donne con quello sguardo che conquista. Se pensa alla madre, gli occhi gli si velano di commozione e riesce solo a dire «Mia madre è una roccia». Lui è Alessandro Mario, l’attore diventato famoso in tutta Italia per aver interpretato l’indimenticabile Marco Della Rocca nella serie televisiva “Centovetrine” e poi protagonista dell’episodio “Amore” di Montalbano. Oggi il bell’attore racconta il delicato intervento al cuore della madre e l’amicizia nata con il cardiochirurgo che l’ha salvata, il dottor Emerico Ballo. «La Sig.ra Lina presentava due occlusioni coronariche sul tronco comune. Si è trattato di un intervento di urgenza per il livello alto di rischio, e proprio per questo è stata trasferita in elicottero. Oggi la mamma di Alessandro sta bene, ha superato l’intervento, e la sua ripresa è ottima», ha dichiarato il cardiochirurgo.

Quando è venuto a conoscenza della clinica Maria Eleonora?

«Mi trovavo a Palermo per la tournée de “La Lupa” di Verga al Teatro Massimo, insieme a Lina Sastri, e ricordo che mia madre Lina era venuta, insieme a mio padre e altri amici, ad applaudirmi. A fine spettacolo, siamo andati a cena in una trattoria vicina al teatro, insieme alla compagnia. Eravamo lontani da viale della Regione Siciliana, l’arteria che attraversa il centro urbano di Palermo, e io non conoscevo la clinica Maria Eleonora, né avrei mai potuto immaginare che qualcuno lì dentro, qualche tempo dopo, avrebbe salvato mia madre. Poi succede l’impensabile».

Cosa è successo?

«Due settimane fa, mia madre, è stata trasferita a Palermo, con una diagnosi di stenosi coronarica dell’85%. Il dottor Emerico Ballo mi ha detto subito che stava rischiando la vita. Ha usato poche parole, precise, e mi ha comunicato la scelta di intervenire chirurgicamente procedendo con l’applicazione di due bypass (la meno invasiva angioplastica non era un’ipotesi nemmeno contemplabile, data l’importanza del caso)».

Come è andato l’intervento?

«L’intervento è riuscito, mia madre non ha avuto dolori, il sangue scorre copioso verso il cuore, la sua posizione è più eretta di prima, il colore del viso è roseo e la pelle delle mani sembra ringiovanita. Ho sempre amato il talento e la dedizione ma niente è paragonabile a chi salva una vita. Emerico è diventato un mio grande amico!»

Cosa ha provato e qual è il suo stato d’animo dopo questa esperienza?

«Mi rimangono molte cose: alcune piccole, altre grandi. Primo fra tutti il sorriso triste di mia madre quando è salita sul lettino per dirigersi in sala operatoria, e poi l’altro sorriso, quello di gioia, quando ha visto me e mio fratello in terapia intensiva, il giorno dopo l’intervento a cuore aperto. Quel doppio sorriso mi ha insegnato quanto fortunata sia la mia famiglia e mi ha mostrato che mia madre, Lina Lipari, sia una donna molto più forte di quanto io abbia mai immaginato».

Come è stato accolto a Palermo?

«A Palermo sono stato accolto con grande calore e curiosità. Sarà stata forse la mia particolare fisionomia, o che Montalbano, a cui ho preso parte recentemente, ha fatto undici milioni in prima serata e quest’anno in replica addirittura sette! In albergo, al ristorante e in clinica – per la gioia e il divertimento di mia madre – sono sempre fra gli attori più riconoscibili e riconosciuti di questa nostra Sicilia».

Angela Failla

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