Aci al Giro D’Italia lancia la campagna #Rispettiamoci. Perché la sicurezza stradale è un diritto e un dovere di tutti
Seguire il Giro d’Italia, quest’anno, assume un significato ancora più importante. Questo perché, nella 102esima edizione della Corsa in Rosa, oltre alle emozioni centenarie di un gara mitica, è stata data grandissima importanza ad un tema che, per chi la bici la usa ogni giorno per andare al lavoro o semplicemente come mezzo di trasporto, ha una rilevanza fondamentale. Stiamo parlando della sicurezza stradale e in un mondo che, sempre più attento alla sostenibilità ambientale, sceglie con maggiore evidenza un approccio sulla mobilità orientato alla green economy (così come confermato dai dati) assumono particolare importanza alcune semplici ma necessarie regole da rispettare per evitare incidenti e, nei casi peggiori, rischi per la vita o addirittura decessi. Per questo ACI in collaborazione con SARA Assicurazioni e RCS e con il sostegno della Federazione Ciclistica Italiana ha lanciato una campagna di sensibilizzazione con l’hashtag #RISPETTIAMOCI, trasmessa su Rai 2 durante le dirette del Giro e sui megaschermi installati nei luoghi in cui passa il Giro attraverso alcuni spot a firma ACI girati nel circuito di Vallelunga con protagonista l’ex campione di ciclismo Ivan Basso, che è Presidente dell’Associazione Conass (Comitato Nazionale per la Sicurezza Stradale) e attuale Ambasciatore della Sicurezza dei Ciclisti 2019 dal “Progetto Scorta”. In tutte le tappe del Giro, inoltre, l’Automobile Club d’Italia e gli istruttori del Centro di Guida Sicura ACI-Sara di Vallelunga illustreranno un decalogo con consigli ed indicazioni per automobilisti e ciclisti, chiamati a condividere la strada in sicurezza.
Come ci rilevano i dati, infatti, la mancanza del rispetto e della consapevolezza mentre si è in strada, oltre a, come dicevamo un’evoluzione della mobilità, provoca ogni anno circa 17 mila incidenti in cui sono coinvolti i ciclisti, 18.000 mila feriti e 280 morti, con un aumento dei sinistri dello 0,8% su base annua. Numeri che dovrebbero far riflettere e che hanno portato ACI a promuovere questa campagna, sposata in pieno dal Presidente Angelo Sticchi Damiani: “Questa battaglia a favore dei ciclisti l’abbiamo iniziata iniziata tanti anni fa. Rappresentiamo 35 milioni di automobilisti e bisogna avere un rispetto reciproco nelle strade. Siamo pronti a fare qualcosa di più per spiegare questo agli automobilisti. Alla Camera si sta studiando il nuovo codice della strada e abbiamo concordato sul metro e mezzo per il sorpasso dei ciclisti. Però ricordiamoci che la prima cosa quando si sorpassa un ciclista è la necessità di rallentare. Poi al ciclista raccomandiamo di essere molto visibile, di avere sempre il caschetto. Agli automobilisti ricordiamo grande attenzione nell’apertura dello sportello.” Proprio per questo, ACI ha stampato e distribuito degli adesivi da mettere sugli specchietti delle auto per ricordare la sicurezza per i ciclisti, specialmente in fase di partenza, sorpasso e apertura degli sportelli.
La presenza di ACI alla Corsa Rosa sarà evidenziata ancor di più durante il Giro E, una gara che andrà di pari passo con il circuito tradizionale e che viene disputata giornalmente prima della tappa classica con l’utilizzo delle bici elettriche a pedalata assistita. In questa circostanza ACI consegnerà la maglia rossa al Miglior Sprinter, segno dell’attenzione che ha l’Automobil Club verso una mobilità sostenibile, moderna e non inquinante.