Milano torna la Capitale del calcio, per ora solo, sotto il punto di vista degli abbonamenti sottoscritti dai propri tifosi per la stagione appena iniziata. Un primato che conferma l’entusiasmo nella città meneghina dopo anni di disamoramento, soprattutto dalla parte rossonera, e che porta nuovamente al centro del palcoscenico del calcio nostrano una piazza che nelle ultime stagioni è rimasta nelle retrovie.
MILANO DOMINA- Milano capitale degli abbonamenti dicevamo: in questa stagione a comandare la classifica è il Milan con 31 mila tessere sottoscritte. Complice un calciomercato scintillante ed una prospettiva di crescita sempre più interessante, i tifosi rossoneri non hanno voluto perdere l’opportunità di poter seguire le gare casalinghe della loro squadra. Una crescita esponenziale per il club di proprietà cinese, che a confronto della scorsa stagione ha visto ben 14559 abbonamenti in più. Un dato che spiega l’aria che si respira adesso intorno alla squadra di Montella. A pari merito con il Milan l’altro club del capoluogo lombardo, l’Inter. Il club di Suning è arrivato a 31 mila abbonamenti (numero non ancora ufficiale), dato che conferma quello positivo della scorsa campagna abbonamenti con 27 mila tessere. Sul podio poi c’è la Juve che, con 29200 abbonamenti, ripete l’ottimo dato della stagione 16/17. La grande annata con il triplete sfiorato, e la voglia di riprovare l’avventura europea, ha spinto i tifosi juventini a ridare fiducia (e ci mancherebbe) alla squadra di Max Allegri. Sotto al podio la Roma con 20 mila abbonamenti, in risalita rispetto alla scorsa campagna abbonamenti, quando il club giallorosso si fermò a 18 mila tessere. Un dato incoraggiante che conferma come, se pur timidamente rispetto ad altre annate, i tifosi romanisti abbiano voglia di tornare a sostenere la propria squadra. Ad aiutare questa leggera risalita anche la questione, finalmente risolta, delle barriere che dividevano la Curva Sud, cuore del tifo giallorosso.
Crescita esponenziale – Chi ha visto crescere a vista d’occhio il numero di abbonamenti, oltre chiaramente alle tre neopromosse, è la Lazio di Claudio Lotito: Se lo scorso anno i supporters biancocelesti avevano comprato appena circa 10 mila abbonamenti (dato non ufficiale), quest’anno hanno deciso di mettere da parte i dissapori con Lotito e di sfruttare l’entusiasmo per la vittoria della Supercoppa italiana contro la Juventus, per tornare allo stadio. Per quest’anno per le gare casalinghe della squadra di Simone Inzaghi sono stati sottoscritti 16 mila abbonamenti, ben 6 mila in più dello scorso anno. Per il resto della Serie A i dati sono in linea con quelli passati con la conferma del Genoa al quinto posto assoluto con 17144 tessere, a testimonianza di come quella rossoblù rimanga ,in Italia, una delle tifoserie più affezionate alla propria squadra nonostante i tanti dissidi con il presidente Preziosi.
Crollo Viola, anomalia Napoli. Detto del crollo verticale (e prevedibile) della Fiorentina che ha visto ben 3 mila abbonamenti in meno sottoscritti, a destare curiosità è il dato del Napoli, una della piazze più calde e con più entusiasmo in assoluto in questo momento in Italia. Per le gare interne della squadra di Sarri sono stati sottoscritte appena 5888 tessere (solo il “piccolo” Sassuolo ne ha venduti di meno) addirittura un centinaio in meno dello scorso anno. Un dato veramente inaspettato che però può essere spiegato in questa maniera: dallo scorso anno comprare il biglietto partita per partita per le partite al San Paolo è risultato più conveniente rispetto alla sottoscrizione dell’abbonamento. Una politica particolare quella di De Laurentis che però ha portato, evidentemente, dei risultati in termini di presenze allo stadio soprattutto nei big match, che hanno soddisfatto la dirigenza del club partenopeo.
Dunque una crescita generale in tutta la Serie A, dovuta anche all’impulso positivo del calcio milanese che con tanti investimenti sta riportando la gente ad avere voglia di impegnarsi con un abbonamento e di tornare allo stadio. Una crescita dovuta, comunque, anche alle due neo promosse Benevento e Spal che praticamente per la prima volta (la Spal è stata già in A ma più di 50 anni fa) si affacciano nel calcio dei grandi e che quindi hanno visto sensibilmente aumentare il numero dei proprio abbonati. Un numero quello delle tessere sottoscritte che poi, a fine stagione, dovrà essere comparato con quello delle presenze effettive negli stadi per capire quando e come i tifosi siano effettivamente tornati a gremire gli spalti. Una crescita che poi andrà anche misurata negli anni a venire, sperando che non sia solo una crescita estemporanea, ma rappresenti una vera e propria rinascita, anche alla luce dell’abolizione della Tessera del Tifoso.